Progetto AMA 451 – Accoglienza Minori non Accompagnati

Sintesi del progetto

 La proposta progettuale scaturisce dalla necessità di dover proseguire l’esperienza del progetto AMA Az. n. 104 come previsto dalla Misura Emergenziale “Miglioramento della capacità nell’ambito del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati”. Il contesto di riferimento del progetto è quello già sperimentato ed attuato nel progetto AMA e cioè i territori dei comuni di San Fele e Rapone in provincia di Potenza; in questa realtà sono stati organizzati e gestiti n. 3 centri di accoglienza per MSNA fino dal 3 giugno 2015 al 22 febbraio 2016. Il livello di organizzazione e di ottimizzazione dei servizi sono buoni; nel periodo indicato si sono potute sperimentare

varie buone prassi sulle modalità di riconoscimento dell’età e sulle modalità di organizzazione e di gestione dei servizi in favore dei MSNA. Vi è la necessità di dover completare le azioni di accoglienza per altri 47 MSNA per il periodo considerato in modo da poter concludere le attività di accoglienza per la programmazione prevista inizialmente. I target group sono minori stranieri non accompagnati provenienti dai centri di sbarco nazionali. Il progetto è coerente con le azioni e con il target group finale come previsto dall’Invito specifico.

Descrizione degli obiettivi di progetto

 Gli obiettivi generali del progetto sono di continuare il processo organizzativo di prima accoglienza dei minori non accompagnati in strutture certificate o in fase di certificazione (avvio della procedura di certificazione), organizzando e gestendo servizi di prima identificazione dei MSNA con gestione di servizi integrati funzionali per il loro benessere e per avviare processi di integrazione ed inclusione sociale.

Gli obiettivi specifici del percorso progettuale sono:

– Realizzare accordi di collaborazione e di cooperazione con gli altri attori che sono coinvolti nel processo di prima accoglienza del minore non accompagnato;

– Realizzare tutti i servizi necessari (dal sociale al legale) per ottimizzare il processo di identificazione e di inserimento del minore straniero non accompagnato;

– Coinvolgere e dialogare in modo diretto il volontariato locale nelle varie fasi di gestione della prima accoglienza;

– Realizzare un trasferimento efficace dei minori non accompagnati dai luoghi di sbarco/arrivo ai centri di prima accoglienza individuati nel progetto;

– Organizzare le varie strutture di accoglienza secondo i criteri individuati nella normativa vigente in materia a livello nazionale e regionale;

– Realizzare i servizi di prima necessità per i minori (pulizia del locali, modalità di gestione dei pasti, fornitura della biancheria, etc.);

– Attivare primi servizi di accoglienza quali l’identificazione con il supporto di un legale e secondo le procedure e le modalità previste dalla normativa vigente in materia;

– Attivare le azioni e le procedure per la nomina del tutore del minore;

– Attivare le procedure di richiesta di protezione internazionale qualora venga richiesta dal minore;

– Attivare le procedure di e/o realizzare procedure ricongiungimento familiare, qualora venga richiesto dal minore;

– Attivare ulteriori servizi di riconoscimento del minore e di rilascio di documenti specifici (dalla carta di identità alla tessera sanitaria):

– Realizzare attività di assistenza sanitaria e di supporto psico-scoiale, di gruppo e/o personalizzati;

– Realizzare un archivio personalizzato dei documenti del minore per poi attivare il passaggio dalla prima alla seconda accoglienza;

– Attivare processi di seconda accoglienza nel sistema SPRAR attraverso il

coinvolgimento attivo degli attori locali coinvolgi nel progetto;

– Coinvolgere in modo attivo le varie associazioni di volontariato presente nel territorio

promuovendo azioni di animazione sociale e di promozione al benessere personalizzato

e di gruppo;

– Realizzare attività di animazione sociale con il coinvolgimento attivo degli attori delle

associazioni del territorio.

La descrizione completa del progetto è disponibile QUI