Progetto Famiglie Vulnerabili – San Fele
Sintesi del progetto
Il progetto prevede dopo aver analizzato con maggior dettaglio i bisogni delle persone coinvolte e delle loro famiglie, un percorso strutturato in modo individuale per consentire un’inclusione attiva. Il percorso progettuale è articolato in 6 fasi fra di loro coerenti e integrate, prevedendo momenti di orientamento ed analisi del potenziale, momento di sostegno psicologico e di mediazione familiare ed attività di Laboratorio per il potenziamento delle specifiche competenze professionali e per la determinazione di un proprio progetto di integrazione sociale. Il progetto sarà realizzato con la partecipazione attiva del partenariato di progetto e del soggetto garante oltre che della Confartigianato (soggetto esterno). Il progetto avrà la durata di 24 mesi (per ciascun partecipante vi è un coinvolgimento di 10 mesi). L’operazione si prefigura quindi come risultato finale la realizzazione di percorsi personalizzati per l’inserimento lavorativo delle persone coinvolte
Contesto dell’intervento e fabbisogni
Il Comune di San Fele è localizzato nell’area nord occidentale della Regione Basilicata. Il reddito medio annuo è di € 8.982,00. Il numero delle famiglie al 2016 è di 1.474. l’età media della popolazione è di 51,2 al 2017. Il tasso di natività al 2016 è pari al 3,7% della popolazione. La distribuzione della popolazione è per la fascia di età fra 0-14 pari al 8,1% della popolazione, al 59,3% per la popolazione della fascia di età fra i 15.64 anni e 31,6% per la fascia di età oltre i 65 anni. L’indice di vecchiaia è pari a 404.6% della popolazione. Nel comune vi risiedono 85 stranieri al 2016 per una percentuale pari al 2,9% della popolazione locale. Il tasso di povertà relativa del comune è molto elevato. Il tasso di deprivazione sociale è molto elevato e presenta situazioni di disagio notevole. In questi anni nel Comune sono stati realizzati vari interventi regionali e nazionali per la lotta alla povertà come il reddito minimo di inclusione o altre misure specifiche. Il fenomeno della povertà e della privazione di servizi sociali adeguati e funzionali per il comune sono ormai strutturali all’interno del contesto locale. Il comune inoltre è caratterizzato da un territorio ampio con molte frazioni e case isolate in cui i fenomeni di disagio sociale si amplificano ulteriormente date le difficoltà anche di comunicazione urbana e territoriale molto difficile e disarticolata. In tali contesti, il disagio sociale è ancora più elevato dalla mancanza di servizi sociali in grado di saper intervenire in modo efficace sulle varie problematiche sociali derivanti da più fattori che limitano i livelli di partecipazione attiva degli stessi cittadini. Soprattutto nel contesto rurale vi sono molte famiglie problematiche che non hanno usufruito di nessun reddito aggiuntivo di cittadinanza o di inclusione sociale e che vivono condizioni di estrema difficoltà economica ed anche sociale. Inoltre, nel contesto urbano vi sono molte famiglie, anche monoparentali, che non usufruendo di nessun reddito e di nessun sostegno, vivono una condizione di forte marginalità sociale per vari fattori. Tra questi: disoccupati soprattutto giovani, ex detenuti, soggetti con problemi di natura psichica, persone che versano in condizioni di povertà assoluta all’interno della propria famiglia di riferimento e/o di appartenenza.